La tradizione culinaria salentina è tra le più ricche e genuine del Sud Italia, e lo dimostra il numero di piatti, eseguiti con prodotti e ingredienti della tradizione locale. Per gli amanti dei dolci, il Salento non delude affatto: conquista i cuori morbidi dei più golosi con tantissime ricette tradizionali.
IL PASTICCIOTTO LECCESE
Il dolce più famoso del Salento è indubbiamente il pasticciotto leccese, “patrimonio dell’Unesco Salentino” per i leccesi. Il pasticciotto, come suggerisce il nome, è un involucro di forma ovale composto da pasta frolla e riempito di crema pasticcera. Da qualche anno a questa parte, si è sviluppata una forte tendenza da parte dei pasticceri, nella creazione di diversi gusti di questo dolce così amato non solo dai salentini, tanto che nel 2013 il pasticciotto Obama, chiamato così perché composto da pastafrolla al cacao e crema al cacao al suo interno, ha varcato la porta della Casa Bianca, diventando un vero e proprio simbolo di eccellenza italiana all’estero.
I PURCEDDRHUZZI E LE CARTELLATE
A Natale poi, nonne e zie, ci deliziano con i famosi piatti di purceddrhuzzi (chiamati anche struffoli in altre regioni d’Italia). Si tratta di palline di pasta fritta con miele, canditi, codette di cioccolato e quant’altro. Con lo stesso impasto si preparano anche le cartellate, altro dolce tipicamente natalizio e anch’esso immancabile sulle tavole di Puglia.
I MUSTAZZOLI
Durante il periodo natalizio, ma anche in altri periodi dell’anno, non mancano sulle tavole dei salentini e dei leccesi, i mustazzoli ( o mostaccioli), biscotti tipici di origine araba. Si tratta di una vera e propria specialità locale, fiore all’occhiello delle fiere e delle feste patronali dove si possono incontrare artigiani del posto con le loro bancarelle, dove acquistare o assaggiare queste delizie che, fin da fine Ottocento, di generazione in generazione, rappresentano un must della loro produzione e della pasticceria salentina. Per i mustazzoli vi occorreranno 1 kg di farina bianca per dolci, 400 gr. di zucchero, 500 gr di mandorle tostate, 100 gr. di olio, quattro uova, quattro cucchiai di cacao in polvere, due limoni, due bustine di lievito per dolci, un bicchierino di vino bianco o rhum, chiodi di garofano, cannella e latte.
LA CUPETA
Le feste patronali portano nel Salento un altro dolce tipico di questa terra, la cupeta (o copeta), che solitamente viene acquistata in queste occasioni. Questo è il tipico dolce che si acquista durante le feste patronali, ma si può preparare anche in casa in maniera molto facile. Per preparare la cupeta sono necessarie delle mandorle sgusciate e messe a bagno nell’acqua bollente, per permettere alla buccia di venire via. Dopo questo passaggio devono essere tostate in forno, ridotte in pezzi e, successivamente, lavorate con lo zucchero che viene fatto sciogliere sul fuoco. Alla cupeta viene data la tipica forma di stecca, ma possono essere fatte le forme che più si preferiscono. Le mandorle sono uno degli elementi tipici del Salento e, pertanto, sono molto utilizzate nella pasticceria.
LE ZEPPOLE DI SAN GIUSEPPE
Durante San Giuseppe, giorno della festa del papà, ogni salentino non rinuncia a portare in famiglia una confezione di zeppole, dolce che può essere realizzato fritto o al forno. Le zeppole. Simile ad una frittella con sopra crema e crema al cioccolato o crema e un’amarena, le zeppole di San Giuseppe prendono il nome dalla storia che ha protagonista lo stesso Giuseppe, che in Egitto, dovette vendere frittelle per mantenere la famiglia. Sembra che il nome derivi proprio da questo fatto. Le zeppole di San Giuseppe, richiedono come ingredienti: 500 gr. di farina, sette uova, una noce di burro, un pizzico di sale, 600 gr di acqua, 70 g si zucchero a velo, olio di semi per friggere, crema pasticcera bianca e quella al cioccolato.
IL FRUTTONE LECCESE
Ultimo ma non per importanza, parente del pasticciotto, è sicuramente il fruttone leccese. Il fruttone è un dolce tipico della tradizione gastronomica leccese fatto di pasta frolla con ripieno di crema di mandorle e marmellata di pere o di mele cotogne (cotognata), il tutto ricoperto da uno strato superiore di cioccolato fondente.
La ricetta di questo dolce è molto antica, diffusa in tutto il Salento e tramandata di generazione in generazione; è simile al pasticciotto, difatti per la preparazione del fruttone si può seguire la ricetta del pasticciotto almeno per quanto riguarda la pasta frolla.
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